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#11 : Storie di montagna, da Tokyo a Niigata.

#11 : Storie di montagna, da Tokyo a Niigata.

E così, dopo i nostri 6 giorni a Tokyo a fare tutto quello che un turista non farebbe mai (ed evitare quasi tutte le cose turistiche possibili e immaginabili), siamo montati in sella alle nostre Specialized Tricross e siamo partiti; direzione : le alpi giapponesi e la città sull'altro versante del Giappone, Niigata. 

#06: Dal deserto alla neve. Onomichi, Tottori e ritorno.

#06: Dal deserto alla neve. Onomichi, Tottori e ritorno.

A volte si sente dire " Siete passati dalla padella alla brace". 

Noi, stavolta, siamo passati dalla brace alla neve. Nell'ultimo blog post vi avevo raccontato fino alla Shiamanami Kaidō. Partiamo da lì.

#05 : Hiroshima, altre bombe, Dogo Onsen e la pista ciclabile più lunga del Giappone.

#05 : Hiroshima, altre bombe, Dogo Onsen e la pista ciclabile più lunga del Giappone.

Oddio, è passato così tanto tempo dall’ultimo blog. 

Ah no, aspetta, in realtà no… È solo che sono successe già così tante cose! 

Dopo il pomeriggio passato a Miyajima, siamo tornati in sella e abbiamo pedalato fino a sera, percorrendo i 30 chilometri rimanenti fino alla periferia di Hiroshima.

#04 : Animali, Fukuoka, Kitakyushu e Miyajima.

#04 : Animali, Fukuoka, Kitakyushu e Miyajima.

Dall’ultimo aggiornamento, come al solito, ne sono successe di cose. (ma va?)

Vi avevo lasciati che eravamo in partenza da Nagasaki, direzione Fukuoka, seconda grande città di questo viaggio.

#03 : Nagasaki, Gunkanjima, le bombe e gli ostelli.

#03 : Nagasaki, Gunkanjima, le bombe e gli ostelli.

Fa ridere perché questo è solo il terzo post di questo blog e abbiamo già degli arretrati. Nello scorso post mi sono completamente dimenticato di parlare di Tomioka, la città che più ci ha voluto bene in assoluto! 

Dunque, immaginatevi l'arrivo di due stranieri, in sella alle loro biciclette, in un piccolissimo e sperduto paesino portuale giapponese (una roba da 300 abitanti, per intenderci). E no, non stiamo parlando di due stranieri belli freschi e puliti: parliamo di due gaijin bagnati zuppi (mai presa così tanta pioggia e grandine), stanchi morti e soprattutto affamati. Ecco, questo è lo scenario con cui si sono aperte le nostre avventure a Tomioka.